L’espressione “consulenza psicologica” evoca spesso confusione, perché induce a pensare a consigli, più o meno risolutivi, da parte dello psicologo-psicoterapeuta. In realtà per consulenza psicologica si intende un processo di conoscenza, in molti casi interpersonale, che serve a delimitare il “campo” di un determinato oggetto d’indagine. Se per esempio uno psicologo viene chiamato presso una scuola per intervenire sul fenomeno “abbandono scolastico” o sul fenomeno “bullismo”, si può dire che presta una consulenza psicologica perché aiuta la scuola, attraverso vari strumenti (colloqui, interventi in classe, tests), a definire e a conoscere le diverse variabili psicologiche che sono in relazione con l’oggetto d’indagine in questione. Così esiste una consulenza psicologica scolastica, una consulenza psicologica presso il tribunale, una consulenza psicologica presso le carceri ect.
La consulenza psicologica richiesta da un singolo individuo, presso uno studio di psicologia e psicoterapia, consiste nell’aiutare la persona a conoscere meglio il suo problema e a capire eventualmente come può essere affrontato. Spesso, ma non sempre (talvolta la persona può aver bisogno di un altro specialista, talvolta non necessita di intervento), la consulenza psicologica evolve verso una psicoterapia.